Lo dico sinceramente ma non capisco perché ci si debba affrettare ad abbonarsi a Dazn o Sky; da ormai 6 anni ho ripreso il feeling con la radio e quella voglia di tornare ad immaginare e sognare. Vivo in un’epoca dove tutto è sotto gli occhi di tutti, non c’è bisogno neanche di muoversi da casa, c’è tutto a portata di mano, creando un mondo che inizia a starmi molto stretto. Sei anni fa ho deciso di dire addio allo streaming per vedere le partite: era una vera tortura, con immagini lente con telecronache in lingue improbabili, finché non ho detto basta!
La radio all’inizio mi era stretta, sentivo ancora la necessità di vedere, di non dare cibo all’immaginazione finché lei, zitta zitta si è presa il suo spazio vitale facendomi sentire nuovamente vivo
Provate anche voi questa sensazione di libertà che vi può dare l’immaginazione di un racconto fatto da chi sa che dall’altra parte non vedrà e dovrà trasformare il suo racconto in occhi per chi ascolta. Autentica poesia
