Eppure un tempo, per capirci quando ero ragazzino, tutto aveva un suo limite sul quale ti basavi per vivere. Non c’erano orizzonti, solo confini sui quali organizzare la tua vita. La stessa fantasia era indirizzata su determinati canoni, pudici per lo più, senza ulteriori balzi nel superfluo. E cos’era il superfluo se neppure nei supermercati c’era questa necessità commerciale da vendere: quel poco che chiedevano i tempi. Ed era pure troppo. Anzi, forse era tutto
Oggi no, oggi tutto è senza confini. Lo spirito di sopravvivenza ci salva: non guardiamo oltre quella libertà che ci costruiamo. Tanto per intenderci, tra duemila cose che possiamo scegliere il nostro occhio finirà su quella che in realtà avevamo già in mente fin da prima
