Stasera andando al meeting buddista sono passato in un vicolo dove c’erano cinque bambini. Tre erano stranieri e giocavano. Due italiani appena tornati chissà da dove. Ma non importa.
Questi ultimi sono scesi da una macchina di grossa cilindrata. I bambini, forse indiani o pachistani, li guardavano incuriositi.
Sarà, ma non ho visto odio negli occhi di nessuno dei cinque bambini. Ho visto curiosità, sorrisi, voglia di andare oltre.
Non appena i due bambini sono entrati nel portone, le voci dei tre ragazzi sono tornate a riempire quel vicolo.
Giocavano.
Giocavano con una bottiglia di plastica immaginando che fosse un pallone
Certi confini esistono solo dove non riusciamo ad andare con l’immaginazione…